La consultazione dei bollettini meteorologici rimane il punto cardine per la sicurezza in montagna. La previsione meteorologica può tuttavia essere affetta da un certo margine di errore, in quanto la meteorologia non è ancora una scienza esatta trattando un sistema caotico e turbolento quale l'atmosfera. L'osservazione del cielo quindi è di fondamentale importanza durante il percorso. In generale più si sale di quota, più è facilmente probabile incorrere in repentine mutazioni delle condizioni meteo-climatiche e risulta più complicato trovare eventualmente riparo o avanzare con il mezzo.
Le nubi alte e sfilacciate come cirri e cirrostrati solitamente sono innocue ma indicano comunque un probabile, pur graduale, cambiamento del tempo nell'arco delle successive 12-36 ore. Invece dobbiamo tenere sotto massima osservazione la formazione dei cosiddetti cumuli, ovvero quelle nubi a sviluppo verticale dal basso verso l'alto che hanno la sommità che ricorda un po' la panna montata. Qualora queste nubi tendessero a svilupparsi rapidamente, potrebbero essere il preludio di un temporale imminente.
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